L’identificazione di specie chiave di policheti resistenti a diversi fattori di stress collegati al cambiamento climatico, in particolare l’acidificazione marina, permette di utilizzare queste specie come modelli per lo studio di acclimatazione ed adattamento alle condizioni locali dell’ambiente. L’attività sperimentale su policheti e zoobenthos è svolta sia in laboratorio che in situ, utilizzando alcuni sistemi sommersi di origine vulcanica come laboratori naturali, in quanto naturalmente acidificati e senza variazioni di temperatura o salinità. Nell’ambito delle sue ricerche Maria Cristina Gambi ha descritto 16 specie di policheti nuove per la scienza e un nuovo e peculiare gruppo di detritivori (organismi consumatori di detriti) nel sistemaPosidonia oceanicadel Mediterraneo eThalassia testudinumdei Caraibi. Ha rilevato e studiato per la prima volta l’effetto delle heat-waves (ondate di calore) nel Golfo di Napoli e ha identificato specie chiave di policheti come possibili modelli per lo studio del cambiamento climatico. Ha inoltre descritto comunità bentoniche peculiari (organismi acquatici che vivono in stretto contatto con il fondo o fissati a un substrato solido) nei fondali costieri di Baia Terra Nova (Antartide).

Recenti le ipotesi su una possibile origine yiddish (klezmer) della melodia, cui i media hanno dato ampio risalto; ipotesi puntualmente e precisamente confutate da Carlo Loiodice sulle pagine di Carmilla Online, sebbene continuino a circolare specialmente in ambiente giornalistico. Mariassunta Giannetti è una ricercatrice di fama internazionale, vincitrice di numerosi premi, attualmente professoressa di finanza alla Stockholm School of Economics. Giannetti ricopre o ha ricoperto un vasto di numero di incarichi nei comitati editoriali di giornali internazionali e altre organizzazioni accademiche. Detiene un Ph.D in economia dalla University of California Los Angeles e ha conseguito laurea in Discipline Economiche e Sociali e master all’universita’ Bocconi. E’ autrice di oltre 30 articoli scientifici in corporate finance pubblicati in prestigiosi giornali internazionali.

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Ha partecipato a molte commissioni scientifiche per l’organizzazione di congressi nazionali ed internazionali e per la selezione di progetti di ricerca (grant) internazionali, ed è membro di diverse società scientifiche internazionali. Il gruppo di ricerca di cui Cecilia Garlanda è responsabile si è focalizzato sullo studio della molecola PTX3, molecola dell’immunità innata coinvolta nella resistenza a infezioni fungine, batteriche e virali, e nella regolazione dell’infiammazione. Recentemente il gruppo ha messo in evidenza che PTX3 crea un ambiente ostile alla crescita del tumore, regolando l’infiammazione che si genera nel microambiente tumorale. Cecilia Garlanda si impegna inoltre in studi pre-clinici e in studi finalizzati alla possibilità di trasferire le informazioni ottenute all’attività clinica. Ha vinto alcuni grant dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e dalla Fondazione Umberto Veronesi per proseguire le sue ricerche sulla relazione tra vitamina D, microbiota, dieta e cancro.

  • L’autore descrive l’organizzazione di un Servizio Informazione Ausili all’interno di una Struttura Riabilitativa e focalizza l’attenzione sulla validità di un’integrazione tra percorso riabilitativo e percorso di autonomia.
  • Tutto ciò che è stato possibile fare ha portato Mario nel suo percorso di malattia al compimento del suo sommo desiderio, quello di vivere in modo confortevole in famiglia e nel quartiere fino al momento della morte, che sopraggiunge nel luglio del 2006.
  • Le esigenze funzionali dello studente, così come emergono dal Profilo Dinamico Funzionale, possono evidenziare la necessità di ricorrere al supporto di una o più Tecnologie Assistive (TA).
  • L’uso delle nuove tecnologie cambia a fondo il ruolo del docente, scardinandone procedure viziate dalla consuetudine o dalla riproduzione di modelli consolidati.
  • Infine per il comfort a letto una rete elettrica gli permette di alzare la testiera e la pediera mantenendo l’unità del letto matrimoniale.

Direttrice (Group leader) dell’unità "Molecular and Pharmaco-Epidemiology" presso il dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). Le ricerche di Maria Cristina Gambi sono finalizzate allo studio della diversità e della biologia evolutiva ed ecologia dei policheti (uno dei gruppi più abbondanti e diversificati degli habitat marini che comprendono circa 13mila specie) e del loro ruolo come bioindicatori e nel funzionamento dei biotopi costieri. In questo ambito vengono anche studiate specie aliene di policheti, il loro ciclo vitale e la dinamica di colonizzazione del Mediterraneo.

Durante la sua carriera universitaria Amalia Gastaldelli riceve numerosi riconoscimenti tra cui oltre 80 letture ad invito in ambito di congressi nazionali e internazionali. Nel 1998, è insignita del premio Glaxo Wellcome/EASD Burden of Diabetes per lo studio della gluconeogenesi e nel 2016 entra nella Top Italian Scie https://wikidll.com/it/microsoft/xlive-dllntist per le Scienze biomediche.